No, l’olio d’oliva non è tutto uguale.

Cos’è un’extravergine?

Cosa c’è in una goccia di olio e perché fa bene? Come si produce? Come si assaggia? Come si legge un’etichetta? Come riconoscere le frodi e la pubblicità ingannevole?

A queste domande, e anche a tanto altro, risponderà l’evento “Incontriamo l’olio”. La condotta Slow Food di Vigevano e Lomellina ha invitato Marco Antonucci, venerdì 20 maggio alle 21 presso i locali dell’Archivio Storico di via Merula 40, a Vigevano. Sarà un Laboratorio di degustazione e analisi sensoriale.

Due ore di durata, 25 euro per i soci, 30 per chi non lo è, con l’omaggio della guida agli extra-vergini 2022 edita da Slow Food.

“Attraverso l’uso d’immagini, tabelle e semplici grafici – è la sinossi della serata – viene offerta una panoramica su tutti gli argomenti che riguardano l’olio di Oliva e la sua analisi organolettica. Accompagna l’incontro l’assaggio e la valutazione collettiva di 8/9 oli rappresentativi degli argomenti trattati e presenti nella Guida agli extravergini 2022”. Illustra territori vocati, aziende virtuose, uomini e donne appassionati, varietà e profumi unici, 750 realtà segnalate tra frantoi, aziende agricole e oleifici, 1180 oli recensiti (tra gli oltre 1500 assaggiati) dai nostri collaboratori in tutta la penisola e altro ancora.

Antonini è tra i curatori di questa guida: inoltre è giornalista, architetto, assaggiatore professionista di olio con qualifica di capo panel. Da tanti anni è impegnato a livello internazionale nella diffusione della cultura dell’extravergine. Cura il podcast “Gocce d’olio”. Sul suo sito Gocce D’olio, c’è tutto, e chiunque può inviargli domande a cui lui risponderà durante le puntate, finora 70 totali. I testi di quelle precedenti si trovano sul portale. Questioni come “è nato prima l’olio o il burro”, “a che temperatura conservare l’olio di oliva”, “qual è il miglior olio per friggere”, e via dicendo.

Nella presentazione del suo progetto Antonini, bergamasco di Lovere, sul lago d’Iseo, svela gli intenti e sfata i luoghi comuni. “Si parla sempre di più dell’olio extravergine di oliva, delle sue proprietà salutari, della sua origine, della sua artigianalità, del suo sapore, di come si usa in cucina…

Purtroppo però le informazioni sono poche e spesso contraddittorie (per non dire sbagliate): non è così raro sentir dire che “per essere buono deve essere spremuto a freddo e con le macine in pietra, non deve essere acido in gola, deve costare tantissimo; ci sono olive verdi e olive nere; si deve assaggiare con il pane; l’olio di oliva è una seconda spremitura”. Evidentemente non è così.

Anche in questa occasione, l’esperto cercherà di sfatare i tanti luoghi comuni intorno al mondo dell’olio extravergine, oltre (naturalmente) a farne conoscere di buonissimi.

Sarebbe bene esserci, prenotando al 335.1326686 o alla mail info@slowfoodlomellina.com entro il 16 maggio. Il corso si terrà dal raggiungimento di 15 partecipanti.